Il vostro traduttore giurato per tutte le lingue

Per cominciare: cos’è e a cosa serve una traduzione giurata?

Una traduzione giurata è una traduzione che viene certificati da un ente che ne attesta la correttezza, accuratezza e fedeltà rispetto all’originale (o alla copia conforme). In pratica, la traduzione viene giurata per diventare ufficiale e poter essere presentata a un ufficio pubblico o a un partner straniero.

La traduzione giurata è richiesta, per esempio, dagli Uffici di Naturalizzazione (per la traduzione di certificati di matrimonio, divorzio, nascita o morte), dai Consolati, dagli Uffici di Immigrazione, dagli istituti scolastici (per la traduzione di pagelle e diplomi scolastici) e nel contesto di procedure ufficiali come gare d’appalto, cause internazionali (sentenze, deposizioni, procure, ecc.), pratiche per l’ottenimento di brevetti, atti notarili, contratti internazionali, convalida di bilanci esteri, fusioni e acquisizioni.

I traduttori dell’agenzia Studio Moretto Group sono traduttori giurati ufficiali, legalmente riconosciuti per svolgere il servizio di traduzione giurata in tutto il mondo.

 

Come certifichiamo una traduzione giurata?

In breve, esistono 4 principali modalità di certificazione di una traduzione:

  • Asseverazione: In primo luogo, l’asseverazione la procedura a cui si fa riferimento parlando di “traduzione giurata”. In pratica, consiste nel giuramento presso un ufficio pubblico competente che certifica l’utilizzo della traduzione nella nazione in cui il giuramento stesso avviene. La procedura è lineare, tuttavia in alcuni Paesi possono giurare solo i Traduttori Giurati iscritti all’albo del tribunale o riconosciuti dal Governo… Ma non temete: i nostri uffici potranno fornirvi consulenza, nonché tradurre e certificare i vostri documenti.
  • Legalizzazione: In secondo luogo abbiamo la legalizzazione, cioè la convalida della traduzione asseverata affinché venga ufficializzata anche per l’uso in un’altra nazione diversa da quella in cui è stata asseverata. In poche parole, la legalizzazione è una certificazione mediante la quale un ufficio pubblico valida l’autenticità di un documento tradotto e asseverato – e della firma stessa apposta su di esso da un funzionario pubblico – per l’utilizzo all’estero, o per dare ad esso validità legale all’interno dei confini nazionali.
  • Apposizione dell’Apostille dell’Aia: Successivamente abbiamo la legalizzazione mediante apposizione dell’Apostille. Questa procedura è simile alla legalizzazione ma viene applicata solo nel caso di alcune nazioni di destinazione, cioè quei Paesi che hanno firmato e ratificato la Convenzione dell’Aia del 1961.
  • Certificazione interna: Infine, possiamo fornire anche una dichiarazione firmata e timbrata da SMG, che attesta la qualità della traduzione.

La nostra agenzia è autorizzata a fornire il servizio di traduzione giurata in oltre 160 lingue, tra cui inglese, arabo, francese, portoghese, russo, tedesco, spagnolo, italiano, turco e cinese.

Infatti i nostri uffici in Italia e all’estero si occupano della gestione di progetti di traduzione che richiedono giuramento e validazione sia da che verso l’estero. Senza dubbio, la presenza dei nostri traduttori giurati in diverse nazioni è un grande vantaggio perché ci consente di gestire localmente le procedure di giuramento e autenticazione, in modo rapido ed efficace.

chi può fare una traduzione giurata?

chi può fare una traduzione giurata?

Risposta

Traduzione giurata, asseverazione, legalizzazione, apostille dell'Aia e certificazione interna: facciamo chiarezza

Come anticipato, a seconda delle necessità, della lingua di traduzione e/o del Paese di destinazione, abbiamo a disposizione diverse modalità con le quali è possibile ottenere la validazione di autenticità di un documento o di una traduzione, sia esso un certificato appartenente a un privato (diplomi scolastici, certificati di nascita, certificati penali, ecc.) o a un’azienda/istituzione (contratti, atti costitutivi, bilanci, ecc.).

Quindi, come promesso, di seguito illustreremo le differenze che intercorrono tra i diversi procedimenti burocratici di certificazione, vale a dire tra l’asseverazione, la legalizzazione di documenti, l’autenticazione tramite apostille e la certificazione interna di Studio Moretto Group.
In breve, cercheremo di capire che differenze ci sono tra le certificazioni, analizzando le modalità in cui tali servizi possono essere erogati e quali figure sono coinvolte nei processi.

Tipologie di traduzione giurata

1. Asseverazione

Di cosa si tratta?

L’asseverazione è il procedimento a cui normalmente ci si riferisce con quando si parla di “traduzione giurata“. Come già detto, l’asseverazione è un atto pubblico tramite il quale viene certificata la corrispondenza dei contenuti della traduzione di un documento (privato o aziendale che sia) rispetto alla versione originale dello stesso.

Sostanzialmente si tratta di un giuramento, il quale attesta che la traduzione di un documento rispetta l’originale e vi si attiene per tutta la sua lunghezza.

Quando è necessaria?

L’asseverazione della traduzione di un documento risulta necessaria:

  1. In primo luogo, ogni qual volta si intenda rendere legalmente valido un documento redatto in lingua straniera su tutto il territorio italiano. In tal caso, risulta d’obbligo la traduzione di siffatto documento in lingua italiana.
  2. E poi anche nel caso in cui si intenda ufficializzare un documento in un altro Paese. In tal caso, il processo di asseverazione costituisce un passaggio necessario per la successiva legalizzazione (vedi oltre).

Come viene asseverato un documento?

La corrispondenza della traduzione di un documento rispetto al suo originale può essere certificata tramite giuramento in Tribunale da parte di:

  1. Un traduttore madrelingua (che può essere la persona stessa che ha tradotto il documento);
  2. Una figura professionale (traduttore, interprete, perito o altro) iscritta all’albo dei consulenti tecnici presso il Tribunale di competenza;
  3. Una figura professionale (traduttore, interprete, perito o altro) iscritta all’Associazione Periti ed Esperti della Camera di Commercio dell’Industria e dell’Artigianato competente.

In ogni caso, chi presta giuramento deve firmare un verbale di giuramento (fornito dal tribunale o da uno studio professionale) in presenza di un funzionario del Tribunale competente presso la Cancelleria dello stesso e si fa carico di ogni responsabilità derivante dalla veridicità della sua dichiarazione. Infine il documento viene poi timbrato dal funzionario del Tribunale.

In sintesi, un documento risulta asseverato nel momento stesso in cui viene firmato e timbrato.

Come si procede all’asseverazione di una traduzione?

Per quanto riguarda la procedura, una volta che il cliente ci fornisce il documento in originale o in copia conforme, noi prepariamo un preventivo sulla base della lunghezza del documento da tradurre e giurare e dei tempi di consegna richiesti dal cliente. Non appena il cliente ha sottoscritto il preventivo, svolgiamo la traduzione e giuriamo presso il Tribunale un plico cartaceo formato da:

  1. Documento originale o copia conforme (l’originale è un documento emesso dalla pubblica amministrazione, da un pubblico ufficiale o da una società su carta intestata con firme autografe e timbri o sigilli; invece, una copia conforme è la riproduzione del documento originale, la cui fedele corrispondenza è attestata dalla dichiarazione di un pubblico ufficiale autorizzato);
  2. Traduzione del documento;
  3. Verbale di asseverazione (una dichiarazione scritta dalla società di traduzione, con la quale richiede l’asseverazione del documento e giura, mediante firma del verbale, di aver tradotto secondo scienza e coscienza).

Il plico recherà sigilli tra le pagine che non potranno essere aperti: in tal modo non sarà così possibile staccare il documento originale dalla traduzione o dal verbale. Dopo aver controllato la conformità tra originale o copia conforme e traduzione, il cancelliere del tribunale appone, anch’egli, la propria firma sul verbale di asseverazione, certificando in tal modo la corrispondenza.
Il risultato di questa operazione è denominato traduzione asseverata o giurata: in tal modo il vostro documento tradotto è valido sul territorio nazionale italiano ed è pronto per esservi restituito.

 

2. Legalizzazione documenti

Di cosa si tratta?

Per riassumere, con il termine legalizzazione si fa riferimento al procedimento tramite il quale si autentica la firma apposta da un pubblico ufficiale su un documento o un atto (in questo caso rientrano le asseverazioni), dando valore legale al documento in questione.

Quando è necessaria?

Brevemente, secondo la Legge italiana la legalizzazione della firma di un documento risulta necessaria in due casi:

1) Legalizzazione documenti per l’estero: innanzi tutto, la legalizzazione serve laddove le firme apposte su un qualsiasi atto o documento formato in Italia debbano avere valore legale, anche all’estero, dinanzi a un’autorità estera. A tal proposito si cita l’Art. 33, comma 1 del D.P.R. 28/12/2000 n°445:

“Le firme sugli atti e documenti formati nello Stato e da valere all’estero davanti ad autorità estere sono, ove da queste richiesto, legalizzate a cura dei competenti organi, centrali o periferici, del Ministero competente, o altri organi e autorità delegati dallo stesso.”

2) Legalizzazione documenti stranieri in Italia: questa procedura occorre, inoltre, laddove sia necessario legalizzare, entro i confini dello Stato italiano, un documento formato all’estero. Riprendendo sempre il D.P.R. 28/12/2000 n°445, Art. 33, comma 2:

“Le firme sugli atti e documenti formati all’estero da autorità estere e da valere nello Stato sono legalizzate dalle rappresentanze diplomatiche o consolari italiane all’estero. Le firme apposte su atti e documenti dai competenti organi delle rappresentanze diplomatiche o consolari italiane o dai funzionari da loro delegati non sono soggette a legalizzazione. Si veda l’articolo 31.”

Legalizzazione documenti: come viene legalizzata la firma?

La legalizzazione viene effettuata dalla prefettura competente (per delega del Ministero degli Affari Esteri). Ovviamente il documento deve presentare la firma completa da legalizzare, perciò dopo aver preso visione del contenuto e verificato la presenza di tutte le informazioni  si procede ad apporre i seguenti dati:

  • Data e luogo di legalizzazione;
  • Nome e cognome;
  • Qualifica e firma del pubblico ufficiale legalizzante;
  • Timbro dell’Ufficio Territoriale Del Governo (come descritto nell’Art. 30 del D.P.R. 28/12/2000 n°445).

In alcuni casi può provvedere al servizio di legalizzazione documenti la stessa Procura della Repubblica.

Mentre per l’asseverazione i tempi di espletamento sono immediati, per la legalizzazione di una firma variano, generalmente dai 3 ai 5 giorni lavorativi, sebbene possano estendersi anche fino a circa 10 giorni nei momenti di intenso accumulo di lavoro presso gli Uffici Pubblici.

A dire il vero, in alcuni casi la legalizzazione non è richiesta ed è possibile ufficializzare un documento semplicemente tramite apostille.

 

3. Apostille: alternativa alla legalizzazione documenti (entro determinati limiti)

Di cosa si tratta?

Il termine postilla, o apostille (dal francese) deriva dal latino postilla, e cioè dopo, in seguito (post) a ciò (illa), da intendersi come “in seguito alle parole dell’autore”.

In linguaggio legale, questo termine definisce infatti proprio l’annotazione che si pone su un documento originale da legalizzare, in sostituzione all’ordinario procedimento di legalizzazione.

In che termini è possibile ricorrere alla apostille anziché alla legalizzazione documenti?

Per quanto riguarda la legalizzazione tramite apostille, di norma viene emessa dall’ambasciata dello Stato per il quale si vuole rendere legalmente riconosciuto il documento.

Questa alternativa, tuttavia, è valida solo per i Paesi che hanno sottoscritto la Convenzione dell’Aia del 1961, nei quali la validazione del documento è immediatamente effettiva.

Di seguito l’elenco degli Stati che hanno sottoscritto e in cui è entrata in vigore la Convenzione dell’Aia:

Albania
Andorra
Antigua e Barbuda
Argentina
Armenia
Australia
Austria
Azerbaijan
Bahamas
Bahrain
Barbados
Belarus
Belgio
Belize
Bosnia-Erzegovina
Botswana
Brunei
Bulgaria
Capo Verde
Cipro
Colombia
Corea del Sud
Costa Rica
Croazia
Danimarca
Dominica
Ecuador
El Salvador
Estonia
Fiji
Finlandia
Francia
Georgia
Germania
Grecia
Grenada
Honduras
Hong Kong
Irlanda
Islanda
Isole Cook
India
Israele
Italia
Giappone
Kazakistan
Kirghizistan
Lettonia
Lesotho
Liberia
Liechtenstein
Lituania
Lussemburgo
Macau
Malawi
Macedonia
Malta
Isole Marshall
Mauritius
Messico
Moldavia
Monaco
Mongolia
Montenegro
Namibia
Nuova Zelanda
Nicaragua
Niue
Norvegia
Oman
Paesi Bassi
Panama
Perù
Polonia
Portogallo
Regno Unito
Republica Ceca
Republica Dominicana
Romania
Russia
São Tomé e Príncipe
St.Kitts e Nevis
St.Vincent-Grenadine
Santa Lucia
Samoa
San Marino
Serbia
Seychelles
Slovacchia
Slovenia
Sud Africa
Spagna
Stati Uniti d’America
Suriname
Svezia
Svizzera
Swaziland
Tonga
Trinidad e Tobago
Turchia
Ucraina
Ungheria
Uruguay
Uzbekistan
Vanuatu
Venezuela

 

Casi particolari ed eccezioni

Nonostante la ratifica della convenzione da parte degli Stati di cui all’elenco sopra, la situazione viene complicata dall’articolo 12 della Convenzione, il quale attesta che l’adesione alla Convenzione da parte di un dato Paese, è da ritenersi valida solo nei confronti degli Stati che la impugnano entro sei mesi dalla ricezione della notifica da parte del Ministero degli Affari Esteri dei Paesi Bassi.

Per esempio, nel 2004 Germania, Belgio, Italia, Spagna e Grecia impugnarono la richiesta di adesione alla Convenzione da parte dell’Albania che, pertanto, non aveva valore nei confronti di questi Paesi.

Tuttavia specifichiamo che l’Italia ritirò in seguito la sua obiezione nei confronti dell’Albania il 26 maggio 2011, data in cui la Convenzione entrò di conseguenza in vigore tra i due Paesi. Da allora, in Italia è dunque possibile legalizzare un documento per l’Albania tramite apostille.

A differenza di altri Paesi, al momento l’Italia non ha impugnato altre richieste di adesione. Quindi, ad oggi, la Convenzione è valida tra l’Italia e tutti i Paesi dell’elenco sopra indicato.

 

4. Certificazione interna

Infine, Studio Moretto Group potrà comunque attestare che le proprie traduzioni sono accurate, complete e svolte secondo scienza e coscienza da personale competente, nel pieno rispetto della riservatezza, anche quando l’ufficializzazione da parte di un ente pubblico non è necessaria. Infatti, l’accuratezza delle nostre traduzioni è garantita da certificazioni internazionali di qualità come la UNI EN ISO 9001, la UNI EN 15038, la ISO 17100 e la ISO 27001, che attestano la conformità delle nostre procedure e servizi ai loro rigorosi standard.

Come restituiamo il documento tradotto e giurato?

Per finire, non appena la traduzione giurata è pronta, il nostro Ufficio di Gestione Progetti provvede a contattarvi telefonicamente oppure via e-mail per il ritiro del documento.

In tal modo, da quel momento potete ritirare i documenti presso i nostri uffici di Brescia su appuntamento in orario d’ufficio (dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.30), oppure potrete domandare di riceverli per posta o tramite corriere.

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PREVENTIVO

Compila i campi del modulo sottostante per richiedere un preventivo ai nostri uffici. Il nostro staff sarà lieto di poter rispondere alla tua richiesta nel più breve tempo possibile.

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Per riassumere, ecco i principali tipi di traduzioni giurate che abbiamo certificato:

  • Atti costitutivi, di notorietà e atti notarili in genere
  • Brevetti
  • Carte di circolazione, carte d’identità, patenti di guida e passaporti
  • Casellari giudiziali
  • Certificati generali, camerali, civili e penali, certificati di nascita, di morte, di residenza, di cittadinanza, di stato di famiglia, di stato libero, di matrimonio, di separazione e di divorzio e altri certificati di immatricolazione, di carichi pendenti, sportivi, ecc.
  • Contratti
  • Documenti assicurativi, bancari e doganali
  • Estratti catastali
  • Libretti auto e di vaccinazione
  • Pagelle e diplomi scolastici
  • Procure speciali e verbali assembleari
  • Statuti societari, bilanci e due diligence
  • Visure camerali e ipotecarie

Fonti

In conclusione, per ulteriori informazioni sulla necessità di traduzione e legalizzazione documenti per l’estero, restiamo a Vostra completa disposizione all’indirizzo pm@smglanguages.com.